Roma ha bisogno di una discarica. E se il Comune di Roma non vuole trovarla, la troverà la Regione Lazio. Continua la polemica sull’emergenza rifiuti a Roma, da tempo uno dei problemi più discussi nel tentativo di trovare una soluzione. E se la sindaca Virginia Raggi non deciderà entro una settimana dove far confluire i rifiuti della Capitale, per sopperire alla chiusura dell’impianto di Colleferro (prevista per il 15 gennaio del 2020), scatterà il commissariamento della Regione.
Una possibilità sostenuta da Massimiliano Valeriani, assessore ai rifiuti del Lazio, che ai microfoni di Rai Radio1 ritiene “giustissimo” l’eventuale commissariamento. Per Valeriani “se non c’è una scelta adesso da parte dell’amministrazione comunale, Roma rischia di andare in grande difficoltà”, aggiungendo che la Regione Lazio non lo consentirà. Oltre a voler scongiurare un’emergenza igienico-sanitaria, Valeriani sottolinea che non ci sono vie alternative e i rifiuti devono essere trattati e smaltiti all’interno della città, chiedendo al Campidoglio di compiere questa scelta, altrimenti “lo faremo noi”.
C’è inoltre bisogno di una soluzione cuscinetto che permetta di gestire “in modo più morbido” la situazione nel frattempo che il nuovo impianto viene realizzato, e Valeriani suggerisce una gara con un operatore estero. Per la gestione dei rifiuti, l’assessore dice che l’Ama ha bisogno di essere affiancata, perché “avendo bilanci non approvati da tre esercizi (anni, ndr) non riesce a fare neanche una gara”. E sarebbe Invitalia il soggetto pubblico individuato per affiancare Ama.
In merito alla questione, la sindaca Raggi ha rilasciato una dichiarazione a margine di un incontro all’Università La Sapienza: “Aspettiamo di leggere assieme ai nostri uffici il testo della relazione del tavolo tecnico”.
La lista dei siti dove realizzare la discarica è già pronta: resta da decidere dove iniziare i lavori.