“Vedo ancora un grande futuro per la Nato”. Così il presidente italiano Giuseppe Conte al suo arrivo a Londra per partecipare al vertice con i 29 paesi dell’Alleanza atlantica per celebrare i 70 anni di storia comune. A fare gli onori di casa sono stati il premier britannico, Boris Johnson, e il segretario generale dell’Alleanza, il norvegese Jens Stoltenberg. Ma sono tante le questioni che destano preoccupazione: dalla Brexit al destino dei terroristi in Siria, fino alle tensioni commerciali tra la Francia e gli Stati Uniti. Tema che coinvolge l’intera comunità Europea.
Il capo della Casa Bianca, Donald Trump, si è presentato al vertice lunedì ventilando l’ipotesi di imporre dazi pari al 100% sulle esportazioni dei prodotti francesi per 2,4 miliardi di dollari. Una ipotesi fatta come ritorsione contro la digital tax di Parigi, accusata di penalizzare le multinazionali americane come Google, Apple, Amazon e Facebook. Le tariffe colpirebbero 63 categorie di beni transalpini, ed entrerebbero in vigore non prima di metà gennaio: gli Stati Uniti hanno minacciato ritorsioni simili anche contro l’Italia, Austria e Turchia perché hanno – o stanno studiando – tasse simili a quelle francesi. Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, ci sarebbero timori per i contraccolpi economici causati dall’annuncio americano. L’economia è in fase di rallentamento e ieri alcuni marchi di lusso francesi hanno subìto un calo in Borsa.
Pronta la replica dell’Unione europea che, stando alle parole di uno dei portavoce dell’esecutivo comunitario Daniel Rosario, “agirà e reagirà con una sola voce e rimarrà unità, ci stiamo coordinando con le autorità francesi sui prossimi passi”.
La proposta di una web tax, tuttavia, non è stata accolta favorevolmente anche dai paesi con un fisco più accomodante, come Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Malta e Cipro, tutte Nazioni-base di numerosi multinazionali del digitale. Ma la proposta di una tassazione digitale non è stata gettata nel cestino. Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Ue, ha affidato a Paolo Gentiloni, commissario all’Economia, il compito di condurre trattative internazionali. La questione verrà portata sul tavolo dell’Ocse e a quello del G20 per cercare una soluzione globale. La strada è però tutta in salita. Sulle materie fiscali vige la regola dell’unanimità e solamente il veto di un Paese può bloccare tutto.
📷An official photograph of
Her Majesty The Queen, The Prince of Wales, NATO Secretary General and
Heads of State and Government from countries who form the North Atlantic Treaty Organisation. pic.twitter.com/DMQp3wGQ6m— The Royal Family (@RoyalFamily) December 3, 2019