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HomePolitica Scontro sul Mes: Conte apre al rinvio, Di Maio resta fermo

Scontro nel governo sul Mes
Conte apre a un rinvio
ma dice stop alla propaganda

Di Maio: "Per noi bisogna rinviare"

Del Rio: "No al ricatto agli alleati"

di Tommaso Franchi04 Dicembre 2019
04 Dicembre 2019

Italian premier Giuseppe Conte (L), flanked by Foreign affairs minister Luigi Di Maio, during his address to the Lower House ahead of a confidence vote, in Rome, Italy, 09 September 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene su vari giornali nel dibattito sul Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), tema che agita le acque nel governo. Il premier parla ad alcuni quotidiani a margine del summit Nato a Londra, aprendo all’ipotesi di un rinvio sul Mes. Al Corriere della Sera spiega che il tentativo è quello di “muoversi in una logica di pacchetto, con un progetto in grado di comprendere unione bancaria e monetaria”.

Il premier si rivolge anche alla Stampa e al Fatto Quotidiano, replicando a proposito del post su Facebook del ministro degli Esteri Luigi Di Maio in cui rivendica un ruolo di primo piano del Movimento Cinque Stelle nel dibattito sul Mes. “Come presidente del Consiglio – spiega Conte – aggiungo che anche le altre forze politiche di maggioranza possono dire che senza i loro voti non si fa nulla. Bisogna evitare la fanfara propagandistica che fa salire lo spread”.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio resta fermo sul Mes, ribadendo in un post su Facebook la volontà di rinviare. “Per noi – scrive Di Maio – bisogna rinviare. Così com’è non va bene, perché espone l’Italia e gli italiani a dei rischi troppo alti. Questo a casa mia si chiama ricatto e non siamo d’accordo”. In risposta, il capogruppo del Pd Graziano Del Rio ammonisce dalle pagine della Repubblica i Cinquestelle: “Ricattare gli alleati non può essere un metodo. Non abbiamo paura delle elezioni”.

Il report che Roberto Gualtieri porterà a Palazzo Chigi al rientro dall’Eurogruppo potrebbe spostare gli equilibri. Il rischio è che le rassicurazioni del premier Conte possano non bastare a porre fine al blocco del M5S all’approvazione dell’accordo. Il dibattito andrà avanti fino all’11 dicembre, quando al Senato saranno messe ai voti le risoluzioni parlamentari sul Mes in vista del dibattito al Consiglio europeo del 13 dicembre.

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