“Sarebbe bello vederlo di nuovo in buca”. Dominique Meyer, dal prossimo marzo sovrintendente e direttore artistico alla Scala di Milano, parla così all’agenzia Ansa del maestro Riccardo Muti. Se c’è qualcuno che potrebbe convincerlo davvero a tornare a dirigere un’opera in uno dei massimi teatri italiani è proprio lui, considerato anche che proprio Muti è stato il primo a inviargli un sms quando è stato nominato.
Dal 2005, dopo il burrascoso addio a Milano, dove era stato direttore musicale per vent’anni di fila, il maestro si occupa soltanto dei concerti della sua “Chicago Symphony Orchestra” e farlo tornare a dirigere un’opera sarebbe un grande successo per il capoluogo lombardo.
“L’ho visto al festival di Salisburgo e fra pochi giorni verrà a Vienna e avremo tempo di chiacchierare”, ha spiegato Meyer. In Austria Muti sarà dal 6 dicembre per una serie di concerti con i Wiener. A Milano arriverà invece con la Chicago Symphony Orchestra il 22 gennaio per un concerto che fa parte della tournée europea dell’orchestra.
Meyer, sempre all’Ansa, ha poi annunciato che il prossimo coordinatore artistico della Scala sarà André Comploi, attuale coordinatore della comunicazione della Staatsoper di Vienna e responsabile di diversi progetti artistici prestigiosi. Alessandro Galoppini, ex direttore artistico del teatro Regio di Torino, è stato nominato invece responsabile delle compagnie di canto.
“Se ci sono problemi, siamo pagati per risolverli – ha concluso il nuovo sovrintendente -. Vorrei una Scala riconoscibile a livello internazionale per quanto riguarda l’opera italiana, dal ‘600 alla nostra epoca. E su questa vorrei che fosse fatto un lavoro culturale”, ad esempio presentando oltre all’opera in scena anche la prima versione in forma di concerto.