Con 461 sì (157 i contrari, 89 gli astenuti) è arrivato il via libera dal Parlamento europeo alla Commissione europea targata Ursula von der Leyen.
“Abbiamo costruito una squadra eccezionale, oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio in Europa”, aveva esordito la neo presidente, distesa e sorridente, nel suo discorso durante l’assemblea plenaria del Parlamento europeo.
Atteggiamento fiducioso anche quello di Paolo Gentiloni, che ha parlato con i giornalisti pochi minuti prima di entrare in plenaria: “Sarà un buon inizio, sono moderatamente ottimista”. La presidente ha elogiato il nuovo commissario all’Economia e si è detta fiduciosa del fatto che sarà in grado di gestire il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dall’Europa, insistendo però sulla necessità di completare l’unione bancaria così da rafforzare il sistema finanziario e renderlo più resiliente. “Mi sono affidata a Valdis Dombrovskis, la persona più giusta per questo compito”, ha aggiunto.
Von der Leyen si è soffermata poi sulla necessità di prendere provvedimenti in difesa del clima, definendola una “questione esistenziale per l’Europa e per tutto il mondo”. La presidente ha poi dichiarato: “Vediamo Venezia sott’acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania; è successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico”.
Per quanto riguarda la questione migranti, Ursula von der Leyen ha assicurato che l’Europa “sarà sempre un riparo per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale” e sulla Brexit ha affermato di rispettare le decisioni dei britannici, assicurando di voler continuare a cooperare anche se si dovesse concretizzare l’uscita dall’Unione.
È di queste ore infine l’annuncio di una modifica del portafoglio della commissaria Maryia Gabriel, che includerà anche la parola “cultura”, in linea con le richieste dei paesi membri. “L’istruzione è ciò che lega la nostra storia con il nostro futuro. È ciò che ci rende unici: la nostra anima, la nostra cultura, la nostra diversità, la nostra eredità”, ha detto. Il nuovo nome sarà “Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e gioventù”.