Trenta miliardi di euro e 197 mila posti di lavoro regolari a rischio. È questo il prezzo da pagare per l’illegalità nel commercio e nei pubblici esercizi, secondo la stima per il 2019 elaborata da Confcommercio per la giornata “Legalità ci piace” a cui a partecipato anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
L’indagine si basa su dati raccolti in vari settori, che tengono conto dei costi legati ad abusivismo, contraffazione taccheggio e criminalità, per un totale di perdite del 6,4% del fatturato complessivo.
Mentre la stima del fatturato delle attività abusive ammonta a circa 8,7 miliardi, con un’incidenza nel commercio del 4,2% in sede fissa e del 19,4% per il commercio ambulante. Circa 4,1 miliardi riguarderebbero esclusivamente il fenomeno della contraffazione.
Dall’analisi dell’abusivismo nei servizi di ristorazione, invece, emerge che il fatturato degli esercizi illegali sia pari a oltre il 10% del fatturato complessivo dei servizi di ristorazione.