Una vita vissuta appieno fra successi e drammi. Una storia, quella di Tina Turner, fatta di ascese, cadute e rinascite lunga 80 anni. Domani il compleanno della star da 200 milioni di album venduti, otto Grammy, innumerevoli tour sold out e ruoli cinematografici indimenticabili. Bellezza senza tempo dalla voce inconfondibile.
Nata nel novembre del 1939, a Natbush in Tennesse, nome di battesimo Ann Mae Bullock, a dieci anni già cantava nel coro della Chiesa. I primi successi tra gli anni ’60 e ’70, insieme all’ex marito Ike Turner, con i brani “Proud Mary” e “Natbusch city limits”.
A metà degli anni ’80 però sfugge dall’incubo domestico, da quel marito violento e schiavista che l’aveva resa famosa, prendendosi la propria rivincita personale e collezionando un successo dopo l’altro. Tina Turner si lascia alle spalle quell’orrore ricominciando da zero, realizzando alcuni degli album da solista più venduti di sempre, che la incoronano diva rock.
Artista dalla voce graffiante e dal sound inconfondibile, perfetta per la black music ma capace di scalare anche le classifiche pop. Sono gli anni di “The best” o “We don’t need another hero” e della straordinaria performance insieme a Mick Jagger durante il Live Aid nel 1985, al Wembley Stadium a Londra.
Si risposa nel 2013 con Erwin Bach, di sedici anni più giovane di lei, con cui aveva una relazione già da quasi trent’anni. I due oggi vivono in Svizzera, dove la Turner ha ottenuto la cittadinanza. L’artista trova conforto nel buddismo ma la momentanea serenità viene turbata da un’ictus prima, poi da un tumore all’intestino che le provoca anche una grave insufficienza renale. E poi ancora dalla morte del figlio Craig, suicida a 59 anni.
La Turner però, nonostante abbia ammesso di aver pensato al suicidio assistito affrontando una fase critica della malattia, non si è mai arresa ed è per tutti un esempio di resilienza. Da qualche anno vive lontano dai riflettori circondata però, alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, dall’amore dei suoi fan, che non hanno mai smesso di tifare per lei, la donna che visse tre volte.