HomeCronaca “Una marchetta”. La Lega dice no alla cittadinanza onoraria di Bologna alla madre di Aldrovandi

“Una marchetta”. La Lega dice no alla cittadinanza onoraria di Bologna alla madre di Aldrovandi

di Domenico Mussolino04 Aprile 2013
04 Aprile 2013

Le hanno conferito la cittadinanza onoraria di Bologna. Il riconoscimento è stato assegnato a Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso a Ferrara durante un controllo della polizia circa otto anni fa. Ma la decisione ha suscitato polemiche. In primo luogo nel consiglio comunale.La battaglia in consiglio. Il capogruppo in consiglio della Lega Nord, Manes Bernandini, ha definito la proposta una “marchetta”. Il Pdl ha descritto l’iniziativa come una forzatura strumentale per attirare pubblicità. E i consiglieri dei due partiti hanno lasciato l’aula durante la votazione. La decisione è stata così approvata con 19 favorevoli su 19 votanti. D’accordo Partito democratico e MoVimento 5 stelle. Mentre il Pdl ha proposto un ordine del giorno in solidarietà della donna. 25 voti a favore su 25 votanti.La Lega è rimasta anche per questo provvedimento fuori dall’aula.
La manifestazione del Coisp. La vicenda di Aldrovandi era tornata d’attualità un paio di settimane fa. Quando un gruppo del sindacato di polizia Coisp aveva manifestato in piazza a Ferrara davanti al comune. I rappresentanti del sindacato chiedevano che fosse rivista la pena per i loro colleghi, condannati in via definitiva per omicidio colposo. Maccari, segretario dell’associazione, ha spiegato che i poliziotti “condannati per colpa, e solo per colpa, non dovrebbero stare in carcere, considerato che è la stessa legge a stabilirlo”.
Il sit-in aveva però suscitato reazioni sdegnate da parte del sindaco e della madre di Aldrovandi, che lavora proprio davanti a dove era stata organizzata la manifestazione. La donna era scesa in piazza con la foto del figlio pestato a sangue. A ricordare la sofferenza che aveva dovuto patire per quell’errore delle forze di polizia. Anche il ministro dell’interno Annamaria Cancellieri era intervenuta ordinando un’ispezione del Viminale “per vedere le responsabilità sia della manifestazione sia di chi ha concesso lo spazio, perché vogliamo capire bene che cosa è successo”.
Il futuro dei poliziotti. Dopo tanti anni la ferita aperta dalla morte dello studente fatica a rimarginarsi. Una notte, mentre tornava a casa, il giovane era stato fermato da una pattuglia della polizia (poi assistita da un’altra volante) e picchiato a morte. Tre dei quattro poliziotti implicati nella vicenda sono finiti in carcere, mentre la quarta è agli arresti domiciliari. I dubbi si concentrano ora sul futuro dei quattro, che potrebbero tornare pubblici ufficiali. A meno che non vengano condannati anche per disonore della divisa.
Mentre la Moretti ha annunciato una querela verso i poliziotti che hanno manifestato davanti al municipio, le istituzioni non hanno fatto mancare la vicinanza alla famiglia. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha fatto appello perché “le manifestazioni per la madre di Aldrovandi siano solo d’affetto”.

Domenico Mussolino

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig