Venezia è una città in ginocchio. Il maltempo e l’acqua alta hanno danneggiato, irreparabilmente, le attività commerciali e turistiche della città e causato disagi tali da rendere necessaria la richiesta dello ‘stato di calamità’. Non è stato risparmiato l’immenso patrimonio artistico della città lagunare: da piazza San Marco, con il chiostro e il colonnato della Basilica, al Teatro ‘La Fenice’, passando per i numerosi musei e le storiche librerie del centro, tutte le principali attrazioni di Venezia hanno riportato danni.
La salinità dell’acqua è a livelli record e i marmi plurisecolari degli edifici del capoluogo Veneto sono a rischio erosione. Le preoccupazioni maggiori sono rivolte alla Basilica di San Marco, invasa al suo interno da 110 centimetri d’acqua: si attende l’asciugamento per poi intervenire con impacchi di acqua distillata che, diluendo il sale, lo riportino in superficie. Rese inutilizzabili anche alcune aree del Teatro ‘La Fenice’, posto in un palazzo settecentesco, e le cui attività sono momentaneamente sospese. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato su Facebook che il Teatro ‘La Scala’ venerdì 29 novembre alzerà il sipario per una rappresentazione straordinaria del Boléro di Ravel, e i fondi raccolti saranno destinati alla Fenice di Venezia.
Anche il sistema musei, momentaneamente chiuso, è compromesso a causa della drammatica situazione. Paura per Ca’ Pesaro -Galleria Internazionale d’Arte Moderna – dove è divampato un incendio per un guasto all’impianto elettrico: le fiamme hanno causato il crollo del solaio al piano terra dell’edificio. Disastro anche alla Fondazione Querini Stampalia, dove il patrimonio librario è fortemente danneggiato.
“Impossibile al momento quantificare i danni al patrimonio artistico di Venezia e in particolare a San Marco, ma la situazione è estremamente complessa e preoccupante”, dichiara il segretario generale Mibact, Salvo Nastasi. “Il Ministro Franceschini segue da ieri la situazione passo passo, i soprintendenti sono al lavoro e hanno messo a disposizione tutti i loro restauratori. In attesa delle valutazione stiamo verificando ogni capitolo di spesa del Mibact per fare il punto sui fondi da destinare al patrimonio artistico veneziano”, ha poi sottolineato Nastasi.