Momenti di paura nelle scorse ore per una nave cargo italiana, quando un commando di pirati ha attaccato l’imbarcazione nel Golfo del Messico. Il gruppo di banditi, costituito da sette o otto persone, secondo le prime ricostruzioni, ha raggiunto la Remas a bordo di due barchini veloci.
Secondo quanto appreso dall’agenzia stampa Adnkronos, i pirati, dopo essere saliti a bordo, hanno aperto il fuoco contro l’equipaggio, derubandolo di quanto possibile. Quindi hanno abbandonato la nave e si sono allontanati.
La cartina della zona in cui la nave italiana ‘Remas’ è stata attaccata
Nell’assalto sono stati feriti due marittimi italiani, uno colpito da un oggetto contundente alla testa e un altro da un colpo d’arma da fuoco al ginocchio. Gli uomini non sono in pericolo di vita, conferma la Farnesina, che sta seguendo il caso con la massima attenzione e in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Città del Messico.
I due feriti sono sbarcati nel porto di Ciudad del Carmen, dove la Remas è arrivata scortata da una unità militare messicana e dove si trovava il personale medico allertato per soccorrere i marittimi. Al momento dell’agguato, sulla nave si trovavano 35 persone, tra cui nove italiani, compreso un ufficiale della Marina mercantile messicana, che ha poi coordinato i contatti con le autorità locali
La nave italiana è di proprietà della “Micoperi”, azienda con base a Ravenna che rappresenta uno dei maggiori contractor dell’industria offshore. In particolare l’impresa italiana ha stipulato un contratto da 220 milioni di dollari distribuito in tre anni con la compagnia petrolifera messicana “Pemex”, per la manutenzione delle piattaforme esistenti.
La Remas è una nave di rifornimento per le piattaforme petrolifere offshore, è lunga 75 metri e pesa 2.600 tonnellate. È stata costruita nel 2011 in Turchia e al momento batte bandiera italiana.Non è il primo attacco condotto da pirati che è avvenuto in questa zona: già il 4 novembre scorso altri pirati avevano attaccato una piattaforma petrolifera.