C’è movimento nel settore bancario italiano. Dopo 73 anni Unicredit decide di uscire dal capitale di Mediobanca e chiude con successo la vendita della sua quota azionaria dell’8,4%. Un’operazione da circa 785 milioni di euro, risultanti dalla cessione del pacchetto formato da oltre 74 milioni di titoli, piazzati ad un prezzo di 10,53 euro per azione. L’operazione sarà contabilizzata nel quarto trimestre, e porterà nelle casse del secondo gruppo bancario italiano una plusvalenza lorda di circa 50 milioni di euro.
Un 2019 oltre ogni aspettativa per Unicredit, che ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile di 4,3 miliardi e un utile rettificato di 3,3 miliardi (+8,7%). Il terzo trimestre dell’anno è in rialzo del 25,7% a 1,1 miliardi di euro, oltre il dato previsto dagli analisti che era di 1,03 miliardi.
“È stato ancora una volta uno dei migliori trimestri raggiunti in un decennio”, ha dichiarato il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustierre, che in merito alle voci sulla creazione di un gruppo finanziario in Germania ha aggiunto: “Abbiamo un piano per una holding internazionale in Italia e non sarà quotata”.