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Liliana Segre sotto scorta
dopo le minacce sul web
e lo striscione Forza Nuova

La senatrice non commenta

Sala: "Una battaglia per l'antifascismo"

di Rossella Dell'Anno07 Novembre 2019
07 Novembre 2019

La senatrice a vita Liliana Segre all'università Statale di Milano per partecipare all'incontro su "Guardare al futuro senza dimenticare: medici e impegno civile ieri e oggi", sull'impatto delle leggi razziali nella comunità medica ebraica, Milano, 4 novembre 2019. ANSA / MATTEO BAZZI

Liliana Segre è sotto scorta. Dopo gli oltre duecento messaggi di minaccia sul web e lo striscione esposto da Forza Nuova durante un appuntamento pubblico a cui la senatrice a vita ha partecipato a Milano, il prefetto Renato Saccone ha deciso di assegnare la tutela alla donna, deportata ad Auschwitz quando aveva 14 anni. Da oggi Liliana Segre sarà accompagnata da due carabinieri, che la seguiranno in ogni suo spostamento.

La decisione è stata presa durante il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto ieri. La notizia è stata pubblicata da alcuni quotidiani milanesi dopo la polemica intorno all’istituzione della Commissione “Segre”, un comitato straordinario che si occuperà di contrastare il razzismo, l’intolleranza, l’antisemitismo, l’istigazione all’odio e alla violenza, che ha ottenuto il via libera in Senato, ma nel silenzio del centrodestra.

Nel suo primo appuntamento pubblico dopo l’assegnazione della scorta, Liliana Segre non ha voluto fare commenti: “Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione, voglio solo guardare la mostra” ha detto all’anteprima stampa dell’esposizione “Nei palchi delle Scala – Storie milanesi”, al museo del teatro.

LE REAZIONI Numerose le reazioni di esponenti della politica. Per il deputato Pd Emanuele Fiano il fatto che la senatrice Segre sia dovuta ricorrere ad una scorta “è un terribile segnale, è un mondo che corre all’indietro. Difendere oggi chi ha attraversato l’inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta”. Si aggiunge Walter Veltroni: “Questo fatto testimonia di un clima in questo paese insopportabile per una democrazia. Un clima legittimato da toni e atteggiamenti da parte della politica, e non mi riferisco solo a chi si può più esplicitamente immaginare, ma a un clima assurdo che si è creato, di demagogia, di populismo, di luoghi comuni, di banalità, per cui i grandi nemici delle scorte sono le persone più scortate che abbia mai visto in vita mia”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, lasciando una manifestazione della Coldiretti in corso in Piazza Montecitorio, ha detto che “le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime”.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della deposizione delle corone per commemorare i defunti della Polizia locale, ha espresso il suo sostegno alla senatrice: “Liliana Segre ha la mia amicizia e la mia stima e anche la mia vicinanza. Noi faremo tutto il possibile  – ha proseguito il primo cittadino milanese – non solo per sostenere Liliana, ma per sostenere una battaglia che a mio parere è molto contemporanea, quella dell’antifascismo”.  Gad Lerner, durante la presentazione del docufilm “AnneFrank. Vite parallele“, ha così espresso solidarietà alla senatrice: “Le stesse banalizzazioni, volgarità, insinuazioni su Anna Frank colpiscono adesso Liliana Segre”.

Il senatore di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, invece manifesta la sua vicinanza attraverso Facebook: “Quando vi dicono che il razzismo non esiste, che il fascismo non può tornare, che Forza Nuova è una minoranza folkloristica, avete la dimostrazione che non è vero”.

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