Per tre volte si è rischiata l’archiviazione. Ora, le tredici ragazze avranno finalmente un processo. Questa la svolta per il caso sull’incidente del bus in Catalogna, avvenuto il 20 marzo 2016, dove persero la vita 13 studentesse. Sette di loro erano ragazze italiane in Erasmus.
La Corte d’appello di Tarragona ha accolto l’ultimo ricorso delle famiglie delle vittime: ora deve essere un processo a stabilire cosa è accaduto quella notte, e di chi sono le responsabilità per la strage. La decisione arriva dopo tre tentativi di archiviazione del caso da parte della giustizia spagnola, ai quali i familiari delle studentesse si sono sempre opposti.
L’imputato, accusato di omicidio colposo, è Santiago Rodriguez Jimenez, l’autista 62enne che, in un primo momento, ha ammesso di essersi addormentato alla guida. Dopo che Jimenez ha ritrattato questa versione durante un interrogatorio, l’attenzione si è spostata sul sistema di frenate del veicolo, ma la Procura di Amposta concluse che non era possibile stabilire il corretto funzionamento dei freni.
Le vittime italiane furono Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza e Lucrezia Borghi.