Malesia, Moto Gp, circuito di Sepang. Era il 23 ottobre 2011, esattamente 8 anni fa, e Marco Simoncelli compiva il suo ultimo giro in sella alla Honda numero 58. Uno scossone alla moto, la scivolata lungo l’asfalto, poi l’impatto fatale con Colin Edwards e con l’amico di sempre, Valentino Rossi. Si spegneva così la vita del giovane pilota di Cattolica, le cui immagini del corpo – riverso sull’asfalto del circuito – turbarono il risveglio di tutti gli italiani appassionati di motori quella domenica mattina.
A otto anni di distanza dalla sua morte, Marco Simoncelli continua a vivere nel ricordo dei suoi fan. Il padre Paolo ha portato avanti diverse opere in questi anni, a cominciare dall’inaugurazione di Casa Simoncelli, un centro di riabilitazione che nei prossimi giorni inizierà a funzionare a pieno regime. Alcuni giorni fa l’inaugurazione di via Simoncelli nei pressi dell’autodromo di Misano, mentre sabato scorso a Motegi è stato festeggiato l’11esimo anniversario della conquista del titolo in 250 del ‘Sic’. “Marco continua a seguirci da lassù, è una cosa che ci fa piacere”, ha commentato, commosso, papà Paolo.