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Monti a Napolitano: “Determinato a realizzare il mandato”. Per Passera è a rischio la tenuta sociale

di Domenico Cavazzino11 Maggio 2012
11 Maggio 2012

Una lettera in cui assicura che porterà a termine il suo mandato. È quanto il Premier Mario Monti ha scritto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell’inizio del suo ultimo anno al Quirinale. Nella lettera Monti elogia il Capo dello Stato definendolo «un punto di riferimento sicuro, una fonte di ispirazione che ci permette di impegnarci con determinazione nella realizzazione del mandato» e assicura che, nonostante il periodo di crisi in cui versa il Paese, «l’Italia ce la farà perché è proprio nei momenti di difficoltà che emerge lo spirito di una nazione forte e capace di guardare lontano».
Un atto dovuto. Una lettera per tranquillizzare il Capo dello Stato sulla coesione e la forza di questo Governo dopo le voci di un Pdl pronto a togliere il suo appoggio e dopo le polemiche seguite al primo turno delle elezioni amministrative in cui ha spopolato il partito di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle. Napolitano, infatti, si era rivolto al comico ligure con alcune osservazioni in cui affermava di non vedere alcun boom.
I commenti dei leader. Sulla possibilità che il Pdl decida di “staccare la spina” al Governo è dubbioso Pierluigi Bersani, segretario del Pd, che spera non si decida di scaricare i problemi dei partiti sull’Italia e conferma la lealtà verso Monti «purchè ci si ascolti». Gli fa eco Pierferdinando Casini, leader dell’Udc, che si dice convinto della presenza di «forze responsabili all’interno del Pdl, che hanno fatto prevalere l’appoggio a Monti e che non sono assolutamente intenzionate a portare l’Italia sul baratro […]è il momento di guardare avanti e avere senso di responsabilità». Chi spera, invece, in una caduta del Governo è Roberto Maroni, esponente di spicco della Lega Nord, che parla di elezioni in autunno e di un “effetto Monti” giunto al capolinea. Dichiarazioni che pare trovino conferma in base ai risultati di un sondaggio condotto dall’Istituto Swg che vede la fiducia degli italiani nei confronti del Premier in calo al 38%.
E il Paese vive una situazione di disagio. Ci sono almeno 7 milioni di persone tra disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi. Questo è il dato diffuso dal Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, intervenuto all’assemblea di Rete Imprese Italia. Passera ha poi continuato spiegando come a rischio siano non soltanto i consumi e gli investimenti ma anche la tenuta sociale del Paese. Tutto questo mentre da Confindustria arriva l’allarme di una ripresa lontana.

Domenico Cavazzino

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