Digital Tax italiana, lotta all’evasione fiscale e slittamento del pagamento delle tasse per autonomi e forfettari: queste le principali fonti di entrata, escludendo il maggior debito (il deficit italiano nel 2020 sarà innalzato di almeno uno 0,2% rispetto a quest’anno), previste dalla prossima Manovra. Questo emerge dal documento programmatico di bilancio approvato ieri notte dal Consiglio dei Ministri e da annesse indiscrezioni.
DIGITAL TAX E TASSE SULLE VINCITE
È di circa 600 milioni di euro il ricavo previsto per il 2020 dalla nuova digital tax italiana, la tassa sulle transazioni elettroniche per le società che hanno un giro di affari di oltre 750 milioni annui. Saliranno poi le tasse sulle vincite al gioco, che dall’imposta unica al 12% si trasformeranno in progressive: dal 15% oltre i 500 euro fino al 25% oltre i 10 milioni.
LOTTA ALL’EVASIONE E IVA SULL’AUTOSCUOLA
Sul fronte della lotta all’evasione si punta ad un incasso di ben 7 miliardi di euro. Per raggiungere questo risultato, oltre a favorire l’uso del contante, si rafforzeranno i controlli fiscali grazie al pieno utilizzo per l’Agenzia delle Entrate della banca dati degli scontrini elettronici e si introdurranno regole più ferree che impediscano le compensazioni indebite per ridurre i versamenti fiscali. Per i commercianti che non accettano i pagamenti elettronici, cioè non hanno il pos o non vogliono usarlo, arriva poi una multa da 30 euro. Finora infatti esisteva l’obbligo di far pagare con la carta, ma non la sanzione. Per farla scattare, tuttavia, dovrà essere il cliente a segnalare l’illecito alle forze dell’ordine (a meno che non lo scoprano loro direttamente) e il prefetto farà scattare i controlli. Arriverà poi dal prossimo anno, ma senza applicazione retroattiva, l’introduzione dell’Iva sulle lezioni auto delle scuole guida (come ha imposto la Corte di Giustizia europea).
L’OPERAZIONE CONTABILE E IL TAGLIO ALLE DETRAZIONI
Un’altra parte importante delle “entrate” dello Stato nel 2020 arriverà da un’operazione contabile, lo slittamento del pagamento delle tasse 2019 dei lavoratori autonomi soggetti ai nuovi indici di affidabilità fiscale e delle partite Iva con regime forfettario. Si parla di 4 milioni di contribuenti e di un “guadagno” di 3 miliardi di euro. Il governo punta poi a ridurre gli sconti fiscali per chi guadagna oltre 120mila euro lordi annui e ad annullarli per chi dichiara più di 300mila euro.