Più soldi in tasca ogni mese (non molti in realtà) per lavoratori dipendenti con salari medio-bassi, pensionati, nuclei familiari e chi usa la carta di credito o il bancomat al posto del contante. Queste le principali uscite a favore degli italiani che dovrebbero essere previste dalla prossima manovra, come emerge dal Consiglio dei ministri di ieri notte, che si è concluso con l’approvazione del documento programmatico di bilancio.
LAVORATORI E PENSIONATI
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe valere tre miliardi di euro. Il provvedimento partirebbe dal prossimo luglio: a beneficiarne i lavoratori fino a 35mila euro l’anno, che avrebbero quindi circa 50 euro in più al mese. Sulle pensioni, invece, dopo il blocco dell’adeguamento all’inflazione dello scorso anno dovrebbe arrivare una mini-rivalutazione per gli assegni mensili tra 1.522 e 2.029 euro. In particolare, passerebbe dall’attuale 97 al 100%, circa 50 centesimi in più al mese.
FAMIGLIE E USO DEL CONTANTE
Sul fronte famiglia dovrebbe arrivare un fondo ad hoc da due miliardi di euro, dove confluirebbero una dozzina di bonus esistenti, le risorse per il taglio del costo degli asili nido per i redditi più bassi e l’allungamento del congedo di paternità. Arriverebbe così un assegno unico mensile per figlio di circa 240 euro. Arriverebbe poi uno sconto fiscale per chi usa la carta di credito o il bancomat al posto del contante. Forse accantonato il meccanismo del cash-back, con la restituzione del 2-4% dell’Iva mensile, si va verso la detrazione dai redditi per spese ad ora non previste (ma soltanto se non si usano i contanti). Per incentivare l’uso delle carte ci sarà poi una lotteria legata al codice fiscale rilasciato dal cliente quando richiede lo scontrino con maxi premi mensili esentasse. Mistero, invece, sulle commissioni bancarie a carico degli esercenti: si era parlato della loro abolizione per i pagamenti di importo più basso e dell’abbassamento per le transazioni più cospicue, ma ora il taglio sembra scomparso. Probabilmente si deciderà nei prossimi giorni.
LE ALTRE USCITE
A tutto ciò si aggiungono 100 milioni di euro in più per il fondo per gli anziani non autosufficienti, 700 milioni per le piccole e medie imprese, l’anticipo di un anno (al 2022) della deducibilità al 100% dell’Imu sui capannoni e un rafforzamento in chiave ecologica degli incentivi di Industria 4.0, alzando le aliquote del credito di imposta a fronte degli investimenti fatti. Infine verrà abolito da settembre 2020 il superticket sulle prestazioni sanitarie in tutta Italia.