Il 14 ottobre 1982 arrivava nei cinema italiani Blade Runner, influenzando, già dopo la sua prima apparizione, diversi aspetti della vita delle persone: il linguaggio, la grafica, l’immaginario, il design, la musica e persino il trucco. Un film ambientato proprio nel 2019.
Un film di fantascienza che non solo non è passato inosservato, ma che è risultato anche coinvolgente. Lo scenario è quello di una Los Angeles del 2019 immaginata buia e piovosa; una città resa invivibile dallo smog e dal sovraffollamento. I personaggi sono replicanti con sembianze umane che vengono realizzati per poi essere utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri.
I poliziotti, chiamati “blade runner”, hanno un compito particolare: far fuori i replicanti in fuga, androidi con una forza fisica nettamente superiore. Quello che li caratterizza è che sono stati programmati per vivere tre o quattro anni al massimo. E il motivo per cui sono scappati dalle colonie extra-mondo, violando la legge, è quello di tornare sulla Terra per incontrare le persone che li hanno progettati per farsi allungare la vita.
Il film fu diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah. La sceneggiatura invece, scritta da Hampton Fancher e David Webb Peoples, è ispirata al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick.