Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio comunale di Cerignola, in Provincia di Foggia, e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria.
La decisione è stata presa a seguito di accertati condizionamenti da parte delle organizzazioni criminali locali. Il comune foggiano, che conta quasi 60 mila abitanti, è stato commissariato per 18 mesi.
“Questa è l’antimafia dei fatti. La ministra Lamorgese e gli apparati dello Stato che hanno lavorato sul dossier che ha portato allo scioglimento del comune di Cerignola hanno fatto un ottimo lavoro” afferma in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
Cerignola diventa così il terzo Comune della provincia pugliese, il secondo nell’ultimo anno dopo Mattinata, ad essere sciolto per i condizionamenti della criminalità organizzata. Resta aperta la procedura per il comune di Manfredonia, che a breve verrà portata in Consiglio dei ministri.
Mafia, il governo scioglie
il comune di Cerignola
È il terzo nel Foggiano
Prevista gestione ordinaria per 18 mesi
Boccia: "Ottimo lavoro della Lamorgese"
11 Ottobre 201959