Un manifesto antisemita pubblicato su internet da almeno una settimana. Una strage premeditata quella del neonazista tedesco Stephan Baillet, 27 anni, che ieri ha ucciso due persone e ne ha ferite altrettante.
L’attentato nel giorno dello Yom Kippur, la più sacra delle festività ebraiche, nei confronti della comunità ebraica di Halle, nell’ Est della Germania. A ridurre drasticamente le vittime dell’attentato, una porta blindata: Baillet infatti non è riuscito ad aprire il portone della sinagoga.
“Il mio nome è Anon è l’olocausto degli ebrei non è mai accaduto”. Si è presentato così l’estremista in un video andato in diretta su una piattaforma online di videogiochi. All’inizio fa vedere le armi e delira: “Gli ebrei sono la radice di tutti i mali”. Poi gli omicidi: il caso ha voluto che nessuna delle persone uccise fosse di religione ebraica.
La città di Halle è stata blindata per ore. Prima della rivendicazione, sui siti di estrema destra già si inneggiava l’attentatore come a un “santo”. E ora in Germania sale l’allerta: il ministero dell’Interno indica in 12mila i militanti pronti alla violenza, i 500 più pericolosi hanno fatto perdere le loro tracce.
“L’attacco è un ulteriore promemoria che l’antisemitismo è ancora allarmante è tutto il mondo”, ha dichiarato in un comunicato Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della Shoah di Gerusalemme.