Non sarà in manovra l’assegno unico per i figli. Ad annunciarlo in Senato è stato il viceministro dell’economia Antonio Misiani, precisando che la misura per chi ha figli a carico rimane un obiettivo, pur non essendo inserito nella prossima legge di bilancio.
“Le politiche per il sostegno alle responsabilità familiari rappresentano una strategia di lungo respiro che vogliamo ampliare con più strumenti”, ha detto in aula l’esponente del Partito Democratico, spiegando dunque che “l’obiettivo è di medio periodo perché è un tema di grande complessità”. Tra gli impegni che rimangono nel Def riguardo al pacchetto famiglia viene citato esplicitamente soltanto l’azzeramento delle rette per gli asili nido per i redditi medi e bassi.
Misiani ha poi confermato che in manovra ci sarà grande attenzione affinché si avvii un processo di progressiva riduzione del carico fiscale sul lavoro da completare con una riforma organica nel prossimo triennio. Per quanto riguarda le misure sull’ambiente, il viceministro ha precisato che il bonus mobilità verrà finanziato con 255 milioni per il triennio 2019-2021. Riceverà 1.500 euro chi rottamerà un’autovettura, 500 invece il bonus per i motocicli, da utilizzare per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale.
Altro passaggio interessante, quello sui condoni che “non ci saranno in questa manovra, a differenza delle precedenti: chiudere la stagione delle sanatorie è una delle misure più forti per il recupero di un ammontare di evasione che è elemento di ingiustizia sociale e sleale concorrenza degli attori”.
Confermata poi la volontà di incentivare i pagamenti elettronici ma non ci sarà “nessuna tassa sul contante, nessuna misura restrittiva sui consumatori”. La stretta contro l’evasione fiscale, già nelle prime norme indicate nella bozza del decreto fiscale, potrebbe portare in dote alla manovra fino a 3,3 miliardi.
Infine l’annuncio su Quota 100: “È intenzione del governo non rinnovare questa che è una misura strumentale e mandarla alla scadenza nel 2021. Abbiamo in mente un modello di flessibilità del sistema pensionistico diverso e ne discuteremo con le parti sociali”, ha concluso il viceministro.