Altro lutto nel mondo del rugby. È morto nella notte fra sabato e domenica in un incidente stradale a Roma, nel quartiere dell’Eur, Francesco di Crosta, giovane promessa della SS Lazio. La morte avviene dopo quelle tragiche di altri tre rugbisti sempre della capitale, e sempre in incidenti stradali, il terzo in moto.La promessa del rugby. Secondo le prime informazioni il giovane ha perso il controllo dello scooter su cui viaggiava e si è schiantato contro un palo nei pressi del centro commerciale Euroma, vicino alla sua abitazione. Non è ancora chiaro se ci sia il coinvolgimento di altri mezzi. Di Crosta studiava ingegneria alla facoltà di Tor Vergata e lavorava in una pizzeria per mantenersi negli studi.
Seguiva il rugby per passione. Era fra gli organizzatori del flash mob in Piazza del Popolo con cui Roma nel gennaio scorso aveva accolto il torneo “Sei nazioni”. E poi aveva partecipato, sempre come volontario, all’allestimento del “Villaggio del terzo tempo” allo stadio dei marmi, con le attività di intrattenimento del pubblico prima e dopo le partite di rugby.
Gli altri incidenti. Solo il 9 marzo scorso un altro giocatore della giovanili della SS Lazio, Edoardo Marchione, morì nello schianto fra il suo scooter e un’Opel Corsa. Il derby conla Roma di domenica 10 marzo non si disputò per lutto.
Il 28 gennaio era stato il turno di un professionista, Brendan Patrick Lynch, pilone della Unione Rugby Capitolina, anche lui morto in seguito ad un incidente stradale. Il giovane inglese, 27 anni, verso la mezzanotte era a bordo di una Honda Sh300 quando, sulla corsia esterna laterale del Grande Raccordo Anulare, è stato travolto da un altro mezzo il cui conducente però non si è fermato.
Nella notte fra il 12 e il 13 gennaio Ludovico Bruschini, capitano della formazione di rugby dell’Università Luiss che milita nel campionato di serie C laziale, era stato investito da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali sul lungotevere Prati.
Domenico Mussolino