NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEconomia L’Istat prevede ancora una fase di debolezza per l’economia italiana

L'allarme dell'Istat
arretra la produzione
l'economia è debole

Critico anche lo studio di Confindustria

"L'Italia adesso rischia la recessione"

di Marco Valentini07 Ottobre 2019
07 Ottobre 2019

Prosegue la fase di debolezza per la produzione in Italia. Lo evidenzia l’Istat, rivelando il profilo negativo dell’indicatore che anticipa l’andamento per i prossimi mesi dell’economia. L’istituto di statistica ha anche reso pubblica la nota mensile che fa il punto sul mese di settembre, modificando il profilo del Pil, che rimarca un marginale incremento congiunturale sia nel primo che nel secondo trimestre (+0,1%).

L’Istat ha sottolineato come a luglio, l’indice della produzione industriale abbia registrato la “seconda flessione congiunturale consecutiva”. Inoltre, fuori dall’Italia, “i dazi imposti dagli Usa e le misure compensative attivate dai paesi coinvolti, i fattori geopolitici destabilizzanti e il rallentamento dell’economia cinese continuano a influenzare negativamente il commercio mondiale”.

I dati forniti dall’istat preoccupano Confindustria, secondo cui l’Italia “è ancora sulla soglia della crescita zero rischiando di cadere in recessione in caso di nuovi shock”. Inoltre il Centro studi di degli industriali, aggiornando le sue previsioni, vede oggi un’ “Italia in bilico tra ripresa e recessione”.

A “politiche invariate”, con il rialzo di Iva e accise, gli economisti di via dell’Astronomia stimano un Pil fermo sia quest’anno sia nel 2020 quando, invece, “crescerebbe dello 0,4%” se “l’aumento delle imposte indirette venisse annullato e finanziato interamente a deficit”.

L’analisi del Centro studi di Confindustria rileva ancora che la crescita occupazionale della prima metà del 2019 “ha riguardato soprattutto servizi a forte intensità di lavoro e bassa creazione di valore aggiunto, e dove è ampio il ricorso al part-time”. E avverte che “se non riparte il Pil la crescita occupazionale si fermerà, così come si osserva già nel bimestre luglio-agosto”.

Il capo-economista dell’associazione degli industriali, Andrea Montanino, ha commentato poi la manovra economica del Conte bis, dichiarando che “si profila come la più restrittiva dal Governo Letta ad oggi, anche perché il rapporto Deficit-Pil si sta avvicinando al 3% ed è quindi necessaria una correzione”.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig