“Dove eravate quando vi abbiamo chiesto aiuto?”. È questa la domanda che Carola Rackete ha posto alle istituzioni e ai parlamentari europei che ascoltavano la sua audizione sul caso Sea Watch a Bruxelles. Nel sesto anniversario del naufragio che costò la vita a 368 migranti al largo di Lampedusa.
La comandante non ha tenuto un discorso formale, ostentando la consueta franchezza: “Provo tristezza nella ricorrenza di questo anniversario, perché l’Unione europea ricorre sempre più spesso all’esternalizzazione dei salvataggi con deleghe a Paesi in guerra come la Libia, violando le leggi internazionali”.
Carola ha ricordato la traversata con i 53 migranti a bordo della Sea Watch 3, tenuta lontana “come se sulla nave ci fosse la peste”. E poi lancia l’accusa: “Sono stata lasciata sola, dove era l’Unione Europea, culla dei diritti, quando vi abbiamo chiesto aiuto?”. Al termine del suo intervento al Parlamento europeo la Rackete ha ricevuto un lungo applauso.