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HomeSport Insulti razzisti, daspo a vita per un “tifoso” romanista

Insulti a Juan Jesus
la Roma da il daspo
vitalizio a un "tifoso"

Prima volta che una società sportiva

adotta un provvedimento del genere

di Alessandro Rosi27 Settembre 2019
27 Settembre 2019

AS Roma's Juan Jesus (L) vies for the ball with Istanbul Basaksehir's Fredrik Gulbrandsen during the UEFA Europa League group J soccer match between AS Roma and Istanbul Basaksehir at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 19 September 2019. ANSA/ETTORE FERRARI

Di episodi di razzismo purtroppo se ne sente ancora parlare (primo settembre Romelu Lukaku, bersagliato in Cagliari-Inter; 15 settembre Franck Kessie, nel mirino a Verona-Milan; 22 settembre Dalbert, cori contro di lui e stop di 3’ a Atalanta-Fiorentina), ma che una società di calcio provvedesse a vietare a vita l’ingresso allo stadio di un proprio tifoso per insulti a sfondo razziale, è invece la prima volta.

Ieri il difensore della Roma Juan Jesus, dopo una prestazione mediocre contro l’Atalanta, ha ricevuto messaggi razzisti su Instagram dall’account di Andrea Dell’Aquila, registrato con il nickname Pomatinho (nome che ricorda il personaggio dedito alle scommesse e alle truffe Er Pomata del film Febbre da cavallo). «Stai meglio al giardino zoologico, li mortacci tua un’altra volta. Maledetto scimmione. Negro».

Il difensore brasiliano della Roma ha allora postato una storia su Instagram pubblicando il messaggio razzista ricevuto dall’account, taggando la pagina della Roma e lanciando un messaggio chiaro. «Sapete già cosa fare con uno così». E la risposta della società giallorossa non si è fatta attendere. In serata, sul proprio account Twitter, è arrivata la risposta: «Abbiamo segnalato l’account alla polizia e a Instagram. La persona responsabile sarà daspata a vita dalle partite della Roma».

Dall’Aquila ha prima reso privato il proprio account Instagram, e poi si è affrettato a scrivere un post su quello Facebook: “Regà, mi sono entrati nell’account Instagram, hanno scritto insulti razzisti a più giocatori. Non sono io ovviamente“. Non sembra però la prima volta che si verificano episodi del genere sul suo account. Il 15 aprile, a commento del caso che coinvolse Acerbi (schernito da Kessie e Bakayoko alla fine di Milan-Lazio, ndr) appariva un post dal contenuto razzista: “Se Acerbi fosse stato meno strafottente probabilmente quelle due scimmie non gli avrebbero dato addosso con quel gesto. Scegliere da che parte stare, tra un laziale e due negri è dura…”.

Sugli insulti razzisti contro il giocatore della Roma è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte su twitter: “Chi ha insultato ieri Juan Jesus non ha alcuna passione per lo sport: che stia fuori a vita dagli stadi sportivi!”.

Così a Dall’Aquila, ora, sarà negato l’ingresso a vita allo stadio. Un provvedimento preso direttamente dalla società, separato dal verdetto della magistratura. Un caso che potrebbe creare un precedente, in questo caso positivo.

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