L’Indonesia brucia e le autorità corrono ai ripari. Nella mattinata di oggi, 230 persone sono state arrestate in relazione agli estesi incendi boschivi che stanno devastando da giorni il paese, dove migliaia di ettari di terra, ad alto tasso di biodiversità, sono stati bruciati.
Secondo quanto rende noto un portavoce della polizia, gli arrestati sono accusati di avere innescato i grandi incendi e rischiano dieci anni di carcere, in base a una legge sulla tutela ambientale.
Gli incendi nelle foreste dell’isola di Sumatra e di Jakarta mettono in pericolo specie animali a rischio estinzione e creano una cortina di fumo che ammorba l’aria in larghe parti del Sud-est asiatico, dalla Malaysia a Singapore, al sud della Thailandia.
Il presidente indonesiano Joko Widodo, che si è recato nei giorni scorsi nelle zone maggiormente colpite, ha ribadito l’impegno governativo per evitare ulteriori danni alla vegetazione, ma ha espresso rammarico per il lento intervento delle autorità nel rilevare e fronteggiare gli incendi prima che la situazione finisse fuori controllo.