Quasi l’ottanta per cento degli italiani è preoccupato per le scelte sulle politiche migratorie del parlamento italiano. A rivelarlo è un sondaggio di SWG, realizzato su un campione nazionale di mille persone. Sono solo il ventiquattro per cento quelli a cui l’argomento sembra non destare pensieri. Eppure è un tema prioritario di tutti i partiti, su cui probabilmente si costruirà il consenso dei partiti nei prossimi anni.
Il 61% è per i “porti chiusi”, il trentanove si dice invece contrario. Il parere degli italiani sembrerebbe essere quindi a favore delle politiche portate avanti dall’ex ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini. Un dato giustificato forse dall’apprensione originata dall’approdo sulle coste italiane dei migranti. Il 38 per cento degli intervistati crede infatti che il flusso di immigrati abbia portato soprattutto problemi di criminalità e sicurezza. Il 14% pensa invece che il loro arrivo abbia apportato benefici all’economia in termini di forza lavoro. Il tredici per cento – al contrario – crede che l’arrivo dei migranti comporti una riduzione delle opportunità occupazionali per gli italiani. Un altro quattordici per cento crede infine che ci stiamo arricchendo dal punto di vista culturale, grazie agli sbarchi dalle coste africane.
“Quanto è realizzabile una politica sull’immigrazione che concili da un lato rigore e contrasto all’immigrazione clandestina e dall’altro accoglienza e fine della politica dei porti chiusi?”. A questa domanda la maggioranza degli italiani ha risposto positivamente. Per il 56% della popolazione infatti è possibile conciliare integrazione e contrasto all’immigrazione clandestina. Il ventidue per cento crede che sia un connubio difficile da realizzare, un altro ventidue definisce impossibile perseguire contemporaneamente entrambi gli obiettivi.