Mentre in Italia si attende la votazione per la fiducia al nuovo governo Conte bis, nel Mar Mediterraneo continuano gli interventi delle Ong per recuperare i migranti partiti dalle coste africane.
Nella serata di ieri una nave appartenente alla Ong “Sos Mediterranee” ha tratto in salvo cinquanta migranti che si trovavano a bordo di un’imbarcazione in pericolo con un intervento durato tre ore. Adesso donne e bambini sono al sicuro a bordo della nave Ocean Viking.
È questo il primo caso di soccorso in mare di una Ong da quando in Italia si è formato il nuovo Governo; si dovrà capire adesso quale sarà la linea politica che l’Italia vorrà seguire in merito alla spinosa questione degli sbarchi. Sempre ieri sera altre 50 persone sono sbarcate a Lampedusa e hanno fatto perdere le loro tracce.
Nel frattempo a largo delle coste di Malta al momento si trova la Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca Sea-Eye, con a bordo 8 migranti. Il portavoce della Ong Gorden Isler ha chiesto apertamente di poter sbarcare, rivolgendosi al governo maltese. Ha aggiunto che le persone a bordo dell’imbarcazione presentano segni di forte sovraccarico mentale e stress, alcuni hanno smesso di mangiare da giorni ed altri continuano a soffrire di mal di mare. Tale situazione è stata documentata tramite un rapporto medico che descrive le condizioni di ciascun migrante e sulle condizioni del mare, che sembrano peggiorare. Al momento il governo maltese mantiene la linea del blocco contro lo sbarco e la Sea Eye ha presentato ricorso al tribunale maltese, minacciando ulteriori azioni legali.
Intanto Cecilia Strada, ex presidente di Emergency, ritiene vergognoso il comportamento di Malta e Italia, affermando che “la discontinuità si segna in vari modi non solo non fermando le navi in arrivo ma anche contribuendo allo sbarco dei migranti”.