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HomeCronaca Caso Diabolik, Gaudenzi resta in carcere a Rebibbia Il gip convalida l’arresto

Caso Piscitelli, Gaudenzi
resta in carcere a Rebibbia
Il gip convalida il fermo

L'estremista afferma di conoscere

i mandanti dell'omicidio di "Diabolik"

di Francesco Muccino04 Settembre 2019
04 Settembre 2019

"Mi sto consegnando al questore e parler?? del mandante dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanti altro ancora. Questa ?? la mafia vera e non quella del 2014". A parlare, in un video diffuso sui social, ?? Fabio Gaudenzi, ultras di estrema destra coinvolto in Mafia Capitale, vicino a Massimo Carminati, annunciando il suo arresto da parte della polizia per possesso di armi da guerra. "Mi chiamo Fabio Gaudenzi, la polizia sta venendo ad arrestarmi e mi consegner?? come prigioniero politico", aggiunge. ANSA/FERMO IMMAGINE YOUTUBE +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Il gip di Tivoli ha convalidato il fermo di Fabio Gaudenzi, l’estremista di destra vicino all’ex Nar Massimo Carminati, e ribadito la detenzione in regime di isolamento a Rebibbia. La decisione arriva dopo il confronto che si è svolto questa mattina tra il gip e l’ex braccio destro di Massimo Carminati.

Gaudenzi, prima di essere arrestato, in due video pubblicati su Youtube, uno dei quali poi rimosso, ha affermato di essere a conoscenza dei mandanti dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio ucciso lo scorso 7 agosto a Roma.

Nei confronti di Gaudenzi sono contestati i reati di detenzione di armi da guerra e minaccia aggravata in quando l’uomo, all’arrivo dei carabinieri, ha minacciato un rappresentante dell’arma.

Nel suo video, l’estremista aveva annunciato il suo imminente arresto e dichiarava di voler parlare solo con il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, per dire ciò che sa sul delitto di Piscitelli.

Gaudenzi potrà essere interrogato anche dai pm della Dda di Roma, che da un mese lavorano sul “caso Diabolik” per capire chi possa essere dietro l’omicidio. La Dda capitolina vorrebbe prendere in esame anche le sue dichiarazioni, sempre nello stesso video, in cui afferma di far parte di un gruppo elitario denominato “i fascisti di Roma Nord”, del quale Massimo Carminati sarebbe il capo e capire cosa lo abbia spinto a consegnarsi alle autorità.

Nel frattempo Carminati, attraverso il suo legale, ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Gaudenzi, ritenute delle “sciocchezze” e smentendo l’esistenza di un simile gruppo.

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