Il consiglio di amministrazione della Scala ha approvato “all’unanimità” il progetto per creare un conservatorio rivolto a bambine e bambini a Riad. L’obiettivo è realizzare e organizzare la struttura nell’arco di tre anni, coinvolgendo circa seicento bambini.
L’attività del nuovo conservatorio partirà con corsi di coro di voci bianche, di propedeutica alla danza ragazzi dai 6 ai 10 anni. Prevista anche la realizzazione di una scuola musicale. Saranno diverse le aree di intervento dell’Accademia. Da settembre inizierà poi la selezione e la formazione del personale che per i primi due anni di attività verranno affiancati dagli insegnanti dell’Accademia.
La decisione arriva dopo le polemiche per il possibile ingresso saudita nel Consiglio d’Amministrazione del teatro. Lo scorso 18 marzo il cda aveva infatti deciso di restituire al ministro della Cultura arabo 3,1 milioni di euro, chiudendo l’ipotesi di un suo ingresso come socio nel teatro.
Il Dipartimento di cooperazione culturale dell’Accademia ha già seguito progetti di questo tipo in Romania, Colombia, Brasile, Serbia, Kazakistan, Cile e Uruguay.
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha commentato con freddezza la notizia: “Il cda della Scala aveva detto bocce ferme e ripartiamo da capo. Questo non è un ripartire da capo” e ancora: “Io sono dell’opinione che esportare le nostre eccellenze sia un valore aggiunto, sia dal punto di vista culturale sia da quello economico. Allargare il piacere della musica è un dovere che abbiamo, però bisogna capire le condizioni”.
Di tutt’altro avviso il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli che ha commentato: “Secondo me è una cosa buona perché rientra in una collaborazione culturale a mio avviso ancora più utile nel momento in cui andiamo a lavorare con un Paese che ha bisogno di essere aiutato ad aprirsi”.