“Prendo atto della libera e autonoma decisione della professoressa Scaraffia di interrompere la collaborazione con L’Osservatore Romano, e di considerare chiusa la sua direzione di ‘Donna Chiesa Mondo’”. Così il direttore del quotidiano della Santa Sede, Andrea Monda, succeduto il 18 dicembre a Gian Maria Vian, rende nota l’uscita di Lucetta Scaraffia del giornale e dall’inserto donne.
Dall’altra parte, invece, in un editoriale inviato agli stampatori e non pubblicato, la fondatrice della rivista femminile ha scritto: “Stiamo gettando la spugna perché ci sentiamo circondati da un clima di sfiducia e progressiva delegittimazione”. Scaraffia ha affermato, inoltre, che la decisione è stata presa dopo essere stati screditati e dopo essere stati messi “sotto il controllo diretto degli uomini”, aumentato dopo aver denunciato l’abuso sessuale delle suore da parte del clero.
Parole forti a cui il direttore Andrea Monda, ha risposto: “Il mio impegno non è stato in alcun modo quello di depotenziare il mensile Donne Chiesa Mondo, al quale è stato semmai confermato integralmente il budget ed è stata garantita la traduzione e la diffusione”.
“In nessun modo ho selezionato qualcuno, uomo o donna, con il criterio dell’obbedienza – sottolinea il direttore del giornale vaticano -. Semmai, al contrario, evitando di interferire con il supplemento mensile, ho sollecitato nella fattura del quotidiano confronti realmente liberi, non costruiti sul meccanismo degli uni contro gli altri o dei gruppi chiusi. E l’ho fatto proprio nel segno della apertura e della parresia chiesta da Papa Francesco, nelle cui parole e nel cui magistero tutti ci riconosciamo”.