La legge sul copyright “porterà ad incertezza giuridica e impatterà sulle economie creative e digitali dell’Europa”. Il commento di Google dopo l’approvazione da parte dell’Europarlamento della riforma del diritto d’autore mostra tutti gli scetticismi del principale motore di ricerca, che è tra i soggetti colpiti dalla nuova riforma.
Soddisfazione invece da parte del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che ha definito la direttiva “equilibrata” e in grado di mettere fine “all’attuale far-west digitale”, stabilendo regole moderne al passo con lo sviluppo delle tecnologie.
Non si sono lasciate attendere le reazioni delle forze politiche italiane. Critico il Movimento Cinque Stelle, contrario alla riforma. “Il Parlamento europeo si chiude a riccio e volta le spalle a cinque milioni di cittadini, che avevano firmato una petizione e chiesto cambiamenti alla direttiva copyright”, ha chiosato l’europarlamentare Isabella Adinolfi, che poi ha aggiunto: “Eravamo partiti con il giusto obiettivo di riformare la direttiva sul diritto d’autore e invece siamo finiti per approvare un testo che mette a repentaglio la libertà di Internet e i diritti fondamentali”.
A favore della nuova direttiva sono invece Partito Democratico e Forza Italia. “Il testo approvato oggi dal Parlamento Europeo è equilibrato e utile a tutelare il lavoro intellettuale e creativo di migliaia di donne e di uomini”, ha commentato il senatore del Pd Roberto Rampi. Mentre su Twitter la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini ha scritto: “Il Parlamento Ue approva la riforma sul copyright che difende la creatività, l’ingegno e molti posti di lavoro. Perché sul web tutto è libero, ma libertà non significa lucrare sul talento altrui”.
Tra gli interventi va menzionato anche quello del presidente Siae, Mogol, che ha sottolineato: “È una grande notizia, hanno vinto la ragione e la cultura sui soldi”. Di certo la riforma è destinata a fare ancora discutere.