L’Unione Europea ha raggiunto un accordo sulla proroga della Brexit, fissata ora al 22 maggio 2019, condizionata al voto positivo di Westminster sull’accordo di divorzio entro la prossima settimana. In caso di bocciatura, Londra dovrà indicare entro il 12 aprile come intende muoversi col voto delle Europee. “Il governo del Regno Unito avrà ancora la possibilità di un accordo o di revocare l’uscita, fino al 12 aprile”, ha affermato Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.
La premier britannica Theresa May specifica di non essere disponibile a organizzare il voto per l’Eurocamera, oltre a non consentire la revoca dell’articolo 50 sulla notifica dell’uscita del Regno Unito dall’Ue.
Il presidente francese Emmanuel Macron dà alla May solo il 5% di possibilità di strappare ai Comuni la ratifica dell’accordo sulla Brexit, mentre il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, si augura che non si vada verso il “no deal”.