Fra le tematiche previste nel programma di incontri del presidente cinese Xi Jinping, sbarcato ieri in Italia, ci sarà spazio anche per il calcio. In sinergia con Figc e Lega Calcio, l’obiettivo è quello di far disputare una partita di serie A direttamente a Pechino.
Secondo quanto si apprende dall’Ansa, è questo l’oggetto dell’accordo pluriennale su cui lavorano i vertici del calcio italiano con China Media Group, principale gruppo media dello Stato cinese e di cui si discuterà domenica nel corso di un incontro a margine della visita del presidente Cinese a Roma, fra i rappresentanti di Pechino, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il presidente e l’amministratore delegato della Lega Serie A, Gaetano Micciché e Luigi De Siervo.
Il gioco del calcio è considerato strumento di dialogo tra Cina e Italia, soprattutto se si pensa che il governo cinese è intenzionato ad aggiudicarsi i Mondiali del 2026 o del 2030 come paese organizzatore e avere dalla propria parte una nazione calcisticamente importante come l’Italia è visto da Pechino come un elemento determinante in quest’ottica.
L’eventuale raggiungimento dell’accordo includerebbe l’inserimento nei centri territoriali federali della Figc di giovani talenti cinesi che si formerebbero in Italia non solo a livello calcistico ma anche didattico. In più si valuterebbe anche l’introduzione del Var nei campionati cinesi.
Insieme a Xi è sbarcato in Italia Zhang senior, padre del presidente dell’Inter Steven e proprietario del marchio “Suning”, sponsor principale della società neroazzurra. Venerdì i due Zhang sono attesi da diversi appuntamenti istituzionali con i rappresentanti politici e gli imprenditori presenti, propedeutici alla firma dell’accordo tra Italia e Cina sulla «Via della Seta».