“Possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede”. Intervenuto a Sky Tg24, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha respinto la richiesta della nave Mare Jonio di fare sbarcare in un porto i 49 migranti soccorsi ieri davanti alla Libia. “Questa non è stata un’operazione di salvataggio – ha aggiunto -. Questo è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
Sulla stessa posizione il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, che ha parlato questa mattina ai microfoni di Radio Anch’io: “Questa ong, da quello che sembra, ancora una volta non ha rispettato le regole”. Il vicepremier ha però assicurato che “non sarà un nuovo caso Diciotti”.
A questi interventi ha replicato subito su Twitter il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti.“Stiamo assistendo all’ennesima tragica sceneggiata contro gli esseri umani da parte di chi si sente forte contro i deboli”.
Il dibattito dai media si è poi spostato in aula alla Camera, dove era presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggetto degli attacchi dell’opposizione. “Quei migranti sono stati salvati da chi oggi compie il suo dovere cercando di restituire onore e dignità a un Paese che la sta perdendo ogni giorno”, ha affermato il segretario nazionale di Sinistra Italiana-Leu, Nicola Fratoianni, intervenendo a Montecitorio e rivolgendosi al premier.
Tranchant anche le parole di Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. “Se confermate le circostanze riportate dalla stampa, si tratterebbe di un caso in cui il ministro dell’Interno viola il sacro diritto del mare e il diritto internazionale umanitario”, ha dichiarato parlando del caso della Mare Jonio.
Si è scagliato contro il premier anche il deputato del Pd Dario Franceschini. “Il presidente Conte alzi il telefono e dia ordine di far sbarcare quei profughi. Dimostri di essere il capo del Governo”.
Conte è allora intervenuto respingendo gli attacchi. “Di fronte alla singola emergenza siamo tutti in difficoltà: dobbiamo tutti impegnarci a non strumentalizzare il singolo caso perché di fronte all’emergenza siamo tutti coinvolti”.
I due vicepremier, Di Maio e Salvini, si sono poi confrontati sul tema. “Ho appena parlato con il ministro dell’Interno – ha detto ai cronisti il leader dei Cinque Stelle arrivando a Potenza -. Stiamo verificando il rispetto della legalità. Ci risultano diverse irregolarità: la Ong che è italiana ha agito senza aver ascoltato gli ordini della Guardia Costiera libica, andando contro questi ordini”.