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HomeCronaca Allarme dall’annuario Ispra: “In 7,2 milioni a rischiano per dissesto idrogeologico”

Allarme dall'annuario Ispra
In 7,2 milioni rischiano
per dissesto idrogeologico

Per l'Istituto il 2017 anno record

Il secondo più secco dal 1961

di Matteo Petri19 Marzo 2019
19 Marzo 2019

Nel 2017 ci sono state 172 frane importanti che hanno causato la morte di 5 persone e il ferimento di altre 31. Sei le Regioni più colpite: Abruzzo, Campania, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Marche. Ma vi sono stati anche 4 terremoti importanti (con magnitudo superiore a 5) tutti avvenuti il 18 gennaio con epicentri in provincia de L’Aquila.

Questi alcuni dei dati diffusi dall’Ispra nel suo reportage annuale, presentato oggi a Roma, che ha analizzato il fenomeno del dissesto idrogeologico nel 2017. Secondo l’Istituto oltre 6 milioni di abitanti risiedono in aree ad elevato e medio rischio di alluvioni ma se consideriamo anche la popolazione a rischio frane, nelle due classi a maggiore pericolosità, gli italiani in pericolo sarebbero circa 7,2 milioni.

Per l’Ispra il 2017 in Italia è stato l’anno tra i più “secchi” dell’intera serie calcolata dal 1961, secondo solo ai record raggiunti nel 2001. Nell’anno preso in esame la quantità di pioggia caduta è stata del 22% inferiore alla norma, mentre la temperatura media durante l’anno è salita di 1,30 gradi, addirittura superiore di 0,1 al riscaldamento globale.

Male anche la biodiversità. Sono 3.182 “gli alieni”, cioè le specie alloctone introdotte in Italia e potenzialmente invasive, che possono cioè minacciare la biodiversità. In Italia la fauna conta oltre 60mila entità mentre la flora oltre 8mila. Minacciato in particolare il 42 per cento delle specie tutelate nel nostro Paese che, per quanto riguarda la fauna, è molto più vasta di quella degli altri Stati europei.

Nota positiva nell’annuario i dati relativi alle emissioni totali di gas serra che sono diminuite del 17,5 per cento in 26 anni. Nel 2017 nel 31 per cento delle stazioni di rilievo non è stato però rispettato il limite giornaliero di PM10.

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