Era il 17 marzo del 1993 quando la 35enne Elena Mariella veniva uccisa a Foggia da cinque colpi di pistola. Sono passati 26 anni da quella morte, ma non si conosce ancora l’assassino. Oggi Leopoldo Mariella, il fratello della vittima, ha inviato ad alcuni giornali locali una lettera, offrendo la ricompensa di 100 mila euro “a colui o a colei che possono dare informazioni utili per mettere dietro le sbarre definitivamente l’assassino di mia sorella”.
Al tempo dell’uccisione si credeva fosse un delitto passionale, per questo fu indagato un architetto foggiano con cui la vittima si frequentava. Le accuse però caddero e il caso fu archiviato pochi mesi dopo l’omicidio della giovane. A marzo dello scorso anno, la procura di Foggia aveva riaperto le indagini sempre verso l’architetto, ritenendo che l’alibi del professionista fosse viziato da una falsa testimonianza. Ma l’accusa venne nuovamente archiviata a gennaio.
Nella missiva inviata ai quotidiani, Mariella precisa che “le prove devono essere attendibili e concrete” e invita a deporre le testimonianze “presso la Procura della Repubblica di Foggia, polizia giudiziaria dei carabinieri”.