La Via della Seta divide il mondo politico. Il BRI, Belt and Road Initiative, cavallo di battaglia del presidente cinese Xi Jinping, continua a far discutere non solo all’estero – con le continue polemiche e le non tanto velate minacce dell’Unione europea e degli Stati Uniti – ma anche in Italia. Nel governo, infatti, le posizioni dei due partiti di maggioranza sono divise. Il leader dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, sostiene che la Via della Seta sia “un’opportunità per riequilibrare il livello di import ed export” e che l’Italia “debba rispettare i propri alleati atlantici e onorare gli impegni presi con coscienza e responsabilità”.
La Lega invece ha dubbi maggiori. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito che “bisogna stare molto attenti al rischio di mettere a disposizione di investitori stranieri infrastrutture vitali per l’Italia” e questa mattina, ai microfoni di Rtl, ha aggiunto che “l’apertura all’export per le aziende italiane va benissimo, ma devono esserci dei vincoli sulla sicurezza, sul controllo dei dati degli italiani e sull’energia”.
Il dibattito sul progetto, in Italia, si concentra sostanzialmente su due punti: il primo riguarda il timore che attraverso questi investimenti la Cina possa di fatto “comprare” pezzi di infrastrutture statali italiane; il secondo rischio è che questa nuova rete si trasformi in un vantaggio economico soprattutto per la Cina ai danni dell’Europa.
Secondo Michele Geraci, sottosegretario al Ministero dello sviluppo Economico, non ci sarebbe alcuna spaccatura all’interno della maggioranza. “Sul memorandum Italia-Cina in realtà diciamo tutti la stessa cosa e siamo al 100% allineati su tutto il dossier”, ha detto a margine del Forum Italia-Cina che ha ufficialmente lanciato il progetto Xi’An International FashionTown a Milano. “È stato un lavoro di squadra di tutti i ministeri, non c’è stata nessuna dualità nel governo – ha ribadito Geraci – e siamo arrivati a una sintesi ottimale perché protegge gli interessi nazionali e la sicurezza nazionale, che non va assolutamente messa in discussione, come ha ricordato Salvini”.