Oggi si celebra quella che può essere definita come la prima giornata mondiale del clima. Studenti di tutto il mondo manifestano chiedendo a gran voce un cambiamento: ridurre l’inquinamento ambientale, tutelare il clima terrestre prima che sia troppo tardi e cambiare le abitudini dell’uomo.
Un grande sciopero collettivo per il clima seguendo l’esempio della giovane attivista svedese Greta Thunberg che, armata di soli cartelli, decise di non presentarsi a scuola ogni venerdì chiedendo al governo di occuparsi più seriamente del cambiamento climatico. Ha saputo smuovere le coscienze e portare l’attenzione sull’importante tema del cambiamento climatico. Il movimento da lei fondato è #Fridaysforfuture: vive tramite il web e la nascita di centinaia di gruppi spontanei che organizzano scioperi, marce collettive e flashmob in tutto il mondo.
In Italia annunciati 208 cortei: la mobilitazione coinvolge studenti, politici, associazioni, Wwf, Unicef e Lega ambiente. Appuntamenti a Milano, con il sindaco Beppe Sala che marcia con la scuola media «Pertini». Torino è protagonista, invece, di flashmob in varie piazze. A Bologna manifestano insieme giovani, prof e famiglie. Eventi simili a Firenze, Genova, Venezia, Padova, Trieste, Bari, Palermo, Perugia, Cagliari e Ancona.
Alcuni dirigenti scolastici, in piazza con i loro studenti, hanno emanato circolari con cui riconosceranno la loro assenza da scuola come giustificata. Una decisione che il ministro dell’Istruzione non vede di buon occhio. “Si va regolarmente a scuola”, ha detto Marco Bussetti.
“Quando si è iniziato a parlare dei cambiamenti climatici si sono previsti eventi sempre più estremi”, dice Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate. “Per esempio, ci sono uragani in cui in 4 ore viene rilasciata l’acqua che sarebbe dovuta cadere in 4 mesi”.
Secondo Molteni “si innalzeranno i mari e l’Italia è uno dei Paesi che più deve stare attento. Il mar Mediterraneo in questo secolo potrebbe crescere di quasi un metro. Il rischio di spazzare via mezza Puglia e mezza Toscana assieme alla Pianura Padana e Venezia è concreto. Ecco perché è bene fermarsi per il #Fridaysforfuture!”.