Capitano di ciascuna squadra. E’ così che Papa Francesco, nominato tale da calciatori e tifosi con canti e striscioni, ha fatto idealmente, domenica pomeriggio, il suo ingresso sui campi della Clericus Cup, il torneo di calcio romano rivolto a seminaristi e sacerdoti iscritti a collegi, università, convitti e seminari pontifici. Quattro le partite in programma ieri, terza giornata della competizione, dove, sui manti erbosi del Pontificio Oratorio San Pietro, hanno spiccato le squadre Sedes Sapientae e Redemptoris Mater, che con loro due vittorie hanno guadagnato la vetta dei gironi in cui sono iscritte e la qualificazione ai quarti di finale, previsti per sabato 14 aprile.
Una coppa originale. Nata nel 2007 da un’idea dell’allora Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e arrivata alla sua settima edizione, la Clericus Cup si struttura in quattro gironi da quattro squadre ciascuno. Il regolamento di gioco è quello del Centro sportivo italiano, che si differenzia in vari punti da quello della Figc: ad esempio le partite durano solamente 60 minuti e l’arbitro, oltre che sui soliti cartellini rosso e giallo, può contare su quello azzurro, utilizzato per espellere i giocatori per un periodo di cinque minuti. La squadra più blasonata è la Redemptoris Maters, che finora ha vinto sei volte la coppa in palio: un trofeo a forma di pallone coperto da un saturno, il tipico copricapo da viaggio utilizzato dai sacerdoti.
Stare in compagnia divertendosi. Un torneo che, come ci racconta Santiago Caucino, sacerdote e calciatore del Sedes Sapientae, è sempre foriero di una particolare festosità: «Tutte le Clericus Cup che ho giocato sono state una grande gioia per me e per la mia congregazione. Si tratta sempre di un’occasione per stare insieme e per divertirsi, giocando un buon calcio. Qualche volta ci si arrabbia un po’, ma non ci si dimentica mai che stiamo vivendo un’esperienza estremamente positiva, informata da una gioia speciale. Sono molto contento che il papa sia argentino, ma ringraziamo prima di tutto il Signore che ci sia un nuovo pontefice. Mi piace molto Papa Bergoglio e, oltre ad averlo conosciuto a Buenos Aires, con lui sono stato anche qualche volta a Roma».
La dedica a Papa Francesco. Un pensiero particolare, Andrès Bonello – rettore argentino della congregazione Verbo Incarnato, una delle squadre ieri in campo – lo dedica al nuovo Pontefice: «La nostra congregazione è felicissima per l’elezione di Bergoglio a Papa. Per noi è stata qualcosa di positivo perché ha dato un grande fervore alla nostra terra. Più che dedicare a Papa Francesco un’eventuale vittoria voglio già da adesso dedicargli la nostra dedizione e fiducia. Seguiremo il suo magistero e la barca della Chiesa fino a dove vorrà condurla. Sfortunatamente non conosco personalmente il Papa, ma dai racconti di mia madre, che ha avuto modo di incontrarlo, so per certo che è un uomo umile e sereno.La Clericus Cup è un momento di ritrovo e di aggregazione. La nostra congregazione è da tre anni che vi prende parte, anche perché la riteniamo un importante momento di confronto con gli altri».
Fabio Grazzini