Tormentata e abusata per più di vent’anni. A Gioia Tauro, in Calabria, una donna di 40 anni è rimasta in balia di due aguzzini che hanno esercitato su di lei ogni tipo di violenza e l’hanno costretta, in modo clandestino, anche ad un’interruzione di gravidanza.
I due indagati, di cui ancora non si conoscono i nomi, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Polizia di Gioia Tauro. Le accuse sono di “riduzione in schiavitù” per uno e per l’altro di “atti persecutori”. Gli arresti si sono compiuti in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Reggio su richiesta della Procura.
A fare scattare le indagini, inizialmente avviate dalla Procura di Palmi e poi passate per competenza a Reggio, è stata la denuncia della donna. Sono emersi così gli abusi perpetrati soprattutto da uno dei due che, dal 1998, spacciandosi per sociologo, avrebbe approfittato della condizione di fragilità psicologica della donna, creando una situazione di soggezione psichica.