La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto (NO2) nell’aria delle città, oltre che per il mancato adeguamento alle norme comunitarie dei sistemi di trattamento delle acque di scarico in oltre 700 agglomerati e 30 aree sensibili dal punto di vista ambientale con più di 2mila abitanti.
Le aree interessate dal superamento dei limiti di NO2 sono state le grandi città come Milano, Torino e Roma, ma anche i centri più piccoli come Catania, Campobasso, Genova e aree come la pianura lombarda e la costa della Toscana.
Riguardo i livelli di smog, l’Italia era già stata deferita in Corte per lo sforamento dei limiti di Pm10. Per trovare soluzioni si sta pensando di organizzare dei dialoghi sul tema dell’aria pulita con rappresentanti della Commissione Ue, dei ministeri interessati e delle autorità regionali e locali per uno scambio di buone pratiche per ridurre l’inquinamento.