Sette gli anni passati dalla scomparsa di Lucio Dalla, come sette sono le lune della canzone L’ultima luna, suonata in apertura del concerto in suo onore, che si è tenuto ieri sera al Teatro Comunale di Bologna. Sette lune tutte diverse tra loro, simbolo di come tutto può cambiare.
“Tempi come questi avrebbero bisogno di Lucio Dalla”, dice Walter Veltroni in video al Teatro Comunale, nella sera in cui il cantautore avrebbe festeggiato il suo 76esimo compleanno. “Lucio è insieme ai grandi”, commenta a inizio concerto un emozionato Fulvio Macciardi, sovrintendente del Teatro. Il cantante è da sempre un grande valore per la città, per questo l’assessore alla Cultura Matteo Lepore parla sul palco di progetti “per promuovere i giovani artisti e valorizzare il cantante, bene culturale di tutto il Paese e dell’Europa”.
Lo spettacolo è nato da un’idea di Paolo Piermattei, che ne ha curato la regia con Gianni Marras. L’intento era quello di celebrare il compleanno di Dalla e i quarant’anni del disco Lucio Dalla, uscito nel febbraio del 1979. I nove brani dell’album hanno preso vita grazie all’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Beppe d’Onghia, e alle voci di undici cantanti.
È Gaetano Curreri, leader degli Stadio, ad aprire il concerto, poi Francesco Gabbani, trionfatore di Sanremo 2017, si cimenta con Stella di mare. A Renzo Rubino il compito di proporre La signora, a Giovanni Caccamo tocca Milano. Lo spettacolo continua poi con un graffiante Marco Masini (Anna e Marco), e un toccante Luca Carboni in Tango. L’atmosfera si stempera con Lo Stato Sociale in una scanzonata Cosa sarà, fino ai brividi finali con Notte, cantata da Iskra Menarini, Graziano Galatone e Riccardo Majorana. Conclude Ron con L’anno che verrà, in cui si spera venga ripetuto questo concerto che ha visto il tutto esaurito.