Un impegno affinché il Consiglio d’Europa “superi il regime di sanzioni adottato dal 2014 contro la Russia”. È la promessa che il presidente della Camera Roberto Fico ha fatto a Mosca, parlando alla Duma in un incontro istituzionale con il suo omologo Viacheslav Volodin.
Un vertice distensivo, con l’obiettivo di intensificare i rapporti tra i due paesi e “inaugurare i lavori di una grande Commissione interparlamentare Italia-Russia” per discutere di “diverse e importanti questioni”. Tra queste, oltre alle penali inflitte da Bruxelles a Putin, anche la presenza di parlamentari russi all’interno dell’Assemblea parlamentare europea. “La loro partecipazione è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi alla base del Consiglio d’Europa”, ha dichiarato Fico, che ha poi ribadito come quello del diritto internazionale sia “un valore irrinunciabile e inflessibile”.
Poi, una stilettata all’Ue sulla “necessità della piena applicazione degli accordi di Minsk”. “Ogni passo in quella direzione – ha aggiunto – consentirebbe all’Unione e ai nostri partner atlantici di riconsiderare complessivamente entità, efficacia e ratio delle sanzioni”. Lo scopo è entrare nella prospettiva di uno spazio internazionale “la cui cifra non sia più quella della contrapposizione tra blocchi o tra paesi, bensì quella della cooperazione sulla base dei valori e dei principi che accomunano i nostri popoli”, ha concluso Fico.
“Putin e Conte stanno facendo molto per sviluppare i rapporti tra Italia e Russia”. Questa la risposta del presidente della Duma Viacheslav Volodin, che ha riconosciuto gli sforzi del governo italiano di dare continuità “a quanto è stato fatto dai nostri predecessori”, augurandosi una risoluzione anche a livello europeo. “Qui noi possiamo fare molto di più per migliorare la cooperazione interparlamentare”, ha concluso.