Dopo settimane di trattative intense, Usa e Cina avrebbero trovato la quadra sui dazi. Donald Trump e Xi Jimping potrebbero, infatti, raggiungere un accordo commerciale formale in un summit intorno al 27 marzo, dopo un viaggio del presidente cinese in Italia e Francia. A scriverlo il Wall Street Journal.
Secondo le indiscrezioni del quotidiano americano, Pechino abbasserebbe i suoi dazi ed altre restrizioni su alcune merci americane, tra cui prodotti agricoli, chimici e auto mentre Washington rimuoverebbe gran parte, se non tutte, le sanzioni applicate finora.
Come parte dell’intesa, la Cina acquisterebbe gas naturale per 18 miliardi di dollari dalla texana “Cheniere Energy” e si impegnerebbe a creare parità di condizioni: ad esempio, un’accelerazione del programma per rimuovere le limitazioni alla proprietà straniera sulle imprese automobilistiche. In più, la riduzione delle tariffe sulle auto importate sotto l’attuale livello del 15%.
Tuttavia, sempre le stesse fonti precisano che non tutti gli ostacoli sono stati superati e, dunque, ciascuna delle parti potrebbe ancora sollevare delle obiezioni. Poco dopo l’uscita dell’indiscrezione sui dazi, si è espresso Zhang Yesui, ex ambasciatore a Washington e attuale portavoce del Congresso nazionale del popolo, il “parlamento” cinese che domani aprirà la sua attesa sessione annuale.
I “sostanziali progressi” sui dazi fatti da Cina e Usa sul dossier commerciale sono stati “ben accolti” nei due Paesi e nel mondo. “La storia ha mostrato che la cooperazione la scelta migliore per le due più grandi economie del pianeta”, ha detto Zhang, nel corso di una conferenza stampa.
La Cina, in ogni caso, lavora per relazioni “senza conflitti” con gli Stati Uniti. “Gli interessi tra i due Paesi sono intrecciati e la conflittualità non serve a nessuno”, ha poi rilevato Zhang, per il quale “Cina e Stati Uniti dovrebbero far avanzare le consultazioni economiche e commerciali per raggiungere un accordo di reciproco beneficio”.
Hanno reagito bene le borse cinesi: l’indice Composite di Shanghai arriva alla pausa degli scambi della prima mattinata in rialzo del 2,64%, a 3.073,03 punti, mentre quello di Shenzhen cresce del 3,52%, a quota 1.619,87.