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HomeCronaca Condizioni disumane nei campi-profughi siriani

Siria, denuncia dell'Onu
"50mila persone ammassate
in un campo a est del Paese"

"Morte 84 persone da dicembre 2018"

Unicef: "ogni 5 giorni muore un bambino"

di Giuseppe Galletta01 Marzo 2019
01 Marzo 2019

epa07403646 Syrian refugees gather as they wait to leave Beirut on their home to Syria, at the Bourj Hammoud area, northern Beirut, Lebanon, 28 February 2019. A group of some 1,300 Syrian refugees began their trip home from different areas in Lebanon, as part of a coordinated operation between authorities in Beirut and Damascus. EPA/NABIL MOUNZER

Peggiora giorno dopo giorno la situazione dei campi profughi siriani in cui cercano riparo coloro che fuggono dalla guerra fra le forze curdo-siriane e i miliziani dell’Isis.

Secondo un documento Onu solo nell’ultima settimana circa 50mila persone si sono rifugiate in un campo ad est della Siria già in stato di sovraffollamento; 13mila persone, per lo più donne e bambini, sono giunti nel campo di al Hol, vicino al confine con l’Iraq, nella regione siriana di Hasake.

Fonti concordanti citate dall’Onu riferiscono della morte da dicembre a oggi di 84 persone, due terzi dei quali bambini con meno di cinque anni, durante il loro viaggio di fuga per raggiungere al Hol.

Anche l’Unicef ha denunciato la morte di dodici bambini dall’inizio dell’anno per le disperate condizioni del campo per sfollati di Rukban nel sud della Siria al confine con la Giordania.

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