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HomeCronaca Morte di Stefano Cucchi. Il pm Musarò al processo bis: “Alfano riferì il falso”

Morte di Stefano Cucchi
Secondo il pm Musarò
Alfano indotto a dire falso

Il processo sulla morte del ragazzo

vede imputati cinque carabinieri

di Diana Sarti28 Febbraio 2019
28 Febbraio 2019

Angelino Alfano riferisce nellaula del Senato sulle circostanze della morte di Stefano Cucchi, 3 novembre 2009. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“In questa vicenda si è giocata una partita truccata, con carte segnate. Una partita giocata sulle spalle di una famiglia: qui c’è in gioco la credibilità di un intero sistema”. A denunciarlo è il pm Giovanni Musarò al processo bis sulla morte di Stefano Cucchi che vede imputati cinque carabinieri. Il pm, oltre a ripercorrere il depistaggio delle indagini, rileva che, stando agli atti, l’allora ministro dell’Interno, Angelino Alfano, fu indotto a dire il falso.

Musarò ha poi proseguito: “Alfano nel corso del question time disse, tra l’altro, che Cucchi era stato collaborativo al momento dell’arresto, omettendo ogni passaggio presso la compagnia Casilina e che era già in condizioni fisiche debilitate quando venne fermato”. “Da qui parte una difesa a spada tratta dell’Arma e si traduce in una implicita accusa nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria che avevano preso Cucchi in custodia per il processo”.
Prosegue dunque la ricerca della verità sulla morte del ragazzo romano tra depistaggi e omertà.

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