Il cardinale George Pell andrà in carcere. Gli è stata infatti revocata oggi la libertà su cauzione, dopo essere stato dichiarato colpevole, da una giuria, di abusi sessuali su due coristi di tredici anni, quando era arcivescovo di Melbourne verso la fine degli anni novanta.
A prendere la decisione è stata la County Court di Melbourne, dopo un’udienza pre-sentenza di condanna, dove i legali delle parti hanno presentato le argomentazioni conclusive. Da stanotte Pell sarà detenuto nella Assessment Prison di Melbourne, in attesa della sentenza prevista per il 13 marzo.
A Pell era stata concessa la libertà su cauzione per consentirgli di sottoporsi ad un intervento chirurgico alle ginocchia.
Poco prima che i magistrati revocassero la libertà su cauzione, il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha twittato: “Posso confermare che il cardinale George Pell non è più il prefetto della Segreteria per l’economia”. Gisotti ha inoltre chiarito che “la Congregazione per la Dottrina della Fede si occuperà ora del caso nei modi e con i tempi stabiliti dalla normativa canonica”.