Il Garante per la Privacy ha dato parere negativo sulla sostituzione dell’indicazione di “genitore 1” e “genitore 2” con “padre e “madre” nei moduli per il rilascio della carta d’identità elettronica per i figli minorenni. A sollevare la questione era stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il Viminale si era poi rivolto all’Autorità perché si pronunciasse sullo schema di decreto destinato a riformare la modulistica.
“Noi andiamo avanti, non esiste privacy che neghi il diritto ad un bimbo di avere una mamma e un papà”, queste le parole di Salvini a commento della notizia della bocciatura. Il Garante dal canto suo spiega: ”La modifica in esame è suscettibile di introdurre, ex novo, criticità nei casi in cui la richiesta della carta d’identità, per un soggetto minore, è presentata da figure esercenti la responsabilità genitoriale che non siano esattamente riconducibili alla specificazione terminologica “padre” e “madre”. Ciò, in particolare, nel caso in cui sia prevista la richiesta congiunta (l’assenso) di entrambi i genitori del minore”.