Da 19 anni il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dalla Conferenza Generale Unesco. La coincidenza con il primo giorno di primavera non è casuale. All’espressione poetica viene infatti riconosciuto un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, oltre che una visione di pace della diversità linguistica e culturale.
Molte le iniziative in tutta Italia per celebrare la ricorrenza, reading letterari e spettacoli basati sulle poesie, ma una in particolare colpisce l’immaginario letterario italiano. Si chiama “La Serra dei poeti” e verrà presentata oggi a Santomato di Pistoia, nella fattoria di Celle. Un luogo speciale per un’iniziativa speciale a trenta chilometri da Firenze.
L’opera è stata progettata dallo scrittore Sandro Veronesi in veste di architetto e dal paesaggista Andrea Mati della Fattoria. Si tratta di un’installazione che da sabato sarà disponibile per il pubblico, composta da due anime. “Un Focus, i trenta cipressi, ognuno dedicato a un poeta italiano, ma il loro numero crescerà in futuro, disposti su quattro filari da Mati – come spiegano gli autori – e la Serra vera e propria, verso cui i filari convergono, ideata da Veronesi”. La struttura è in vetro e acciaio e secondo il regista che l’ha progettata, s’ispira al paraboloide iperbolico, un’espressione del concetto fisico di “resistenza per forma” che Veronesi accosta alla poesia, presa come simbolo universale di resistenza per forma.
La tradizione letteraria italiana è ricca di riferimenti alle piante, dal busso e dai ciliegi della Signorina Felicita di Gozzano ai limoni di Eugenio Montale, dalla ginestra di Leopardi ad altri celeberrimi cipressi toscani, quelli cantati da Giosuè Carducci. Per questo la scelta dei cipressi a rappresentare il complesso rapporto tra arte e natura in una terra che è stata fonte d’ispirazione per alcuni tra i versi più belli italiani.
Questo allestimento è l’ottantesima installazione in ordine di tempo, in una delle più importanti collezioni al mondo di arte ambientale, creata da Giuliano Gori che a partire dagli anni Settanta ha invitato artisti di livello internazionale a realizzare delle opere nei suggestivi spazi all’aperto di circa 45 ettari e all’interno degli edifici storici che occupano circa tremila metri quadrati. Il progetto fa parte dei lavori di riallestimento dell’area dopo le piogge che nel 2015 distrussero 550 piante nel parco.